(Source: liberlibri)
ABOUT THE BOOK
Collana: il Monitore Costituzionale
Frutto di un compromesso tra assolutismo e liberalismo, tra “principio monarchico” e “principio rappresentativo”, la Carta francese del 1814 riproduceva nei suoi tratti essenziali la forma costituzionale della monarchia britannica nella sua purezza, pur senza registrarvi le evoluzioni che avevano condotto il sistema parlamentare verso la modernità. Superati dunque i residui dell’antico monarchismo, questa Carta inaugurò la stagione che avrebbe prodotto il costituzionalismo “liberale conservatore” e, insieme alla Carta del 1830 che segnerà la transizione verso la concezione orleanista del potere, diede forma a quell’ordinamento della monarchia limitata che fu un riferimento nell’Europa continentale del XIX secolo per i Paesi che vollero dotarsi di costituzioni scritte, ivi incluso lo Statuto Albertino del Regno di Sardegna.
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Paolo Avazzi del Frate è professore ordinario di Storia del diritto medievale e moderno presso il Dipartimento di giurisprudenza dell’Università Roma Tre. Le sue ricerche hanno affrontato prevalentemente temi inerenti alla storia della giustizia e degli ordinamenti giudiziari e alla storia della cultura giuridica francese. Tra le pubblicazioni più recenti, le monografie Giurisprudenza e référé législatif in Francia nel periodo rivoluzionario e napoleonico (2005); Il costituzionalismo moderno (2007); Giustizia e garanzie giurisdizionali (2011); Gli ordinamenti costituzionali, in Tempi del diritto: età medievale, moderna, contemporanea (2016).
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